Nelle storiche famiglie bellunesi, la coltivazione della noce non ha mai dominato l’economia, ma è sempre stata una risorsa secondaria di inestimabile valore. L’albero di noce era un pilastro della vita contadina: non forniva solo un frutto gustoso ed energetico, ma anche materie prime essenziali. Il suo legno veniva plasmato per creare mobili e arredi durevoli, il mallo macerato dava vita a un digestivo eccellente, il famoso Nocino, e le noci spremute producevano l’olio lampante, usato per illuminare le antiche abitazioni.
Una tradizione toccante e simbolica era quella di piantare un noce per ogni figlia femmina nata: un gesto che augurava prosperità e lunga vita.
Noce Feltrina PAT: Il Gusto Autentico della Montagna
Oggi, la star della Valbelluna è la “Noce Feltrina” (PAT), riconoscibile per la sua caratteristica unica: un guscio sottile e liscio che si rompe facilmente tra le dita. Con un gusto dolce e rotondo, ha conquistato i palati ed è diventata protagonista assoluta nelle ricette locali e nei menù dei ristoranti tipici. La sua versatilità enogastronomica è enorme: è perfetta da sola, nei dolci (come torte e ripieni di pasta), abbinata ai formaggi o, ovviamente, trasformata nel tradizionale liquore Nocino.
Noci essiccate al sole: Benessere a Chilometro Zero
Coltivate seguendo rigorose tradizioni naturali, senza l’uso di pesticidi o trattamenti sbiancanti, e lasciate essiccare al sole, le noci bellunesi conservano tutte le loro preziose proprietà. Sono potenti antiossidanti e antinfiammatori, ricche di Vitamina E, vitamine del gruppo B, calcio, magnesio e selenio. Sono alleate preziose per il ciclo del sonno e, pur essendo energetiche, contengono grassi monoinsaturi e polinsaturi che aiutano a tenere a bada il colesterolo cattivo.
La zona di produzione di questa pregiata noce si estende nell’affascinante Vallata Feltrina, toccando comuni come Seren del Grappa, San Gregorio nelle Alpi e Sovramonte. Un vero tesoro culinario da scoprire!