Anello di Altor

Anello di Altor

Da un capitello all’altro

Itinerario di media durata e con dislivello ridotto, che si snoda alle pendici del Col Melon, tra Pedavena e le frazioni di Teven, Travagola, Facen, Festisei e Altor; il percorso non presenta particolari difficoltà, eccetto alcuni tratti ripidi, ed è percorribile interamente anche in bici.

Partendo dalla piazza di Pedavena, porta alla scoperta di inaspettati scorci paesaggistici e delle frazioni più occidentali del comune. Dopo essere passati per la chiesetta di S. Osvaldo, incontrerete le prime case di Teven, le cui facciate sono decorate da murales, alcuni dei quali ritraggono momenti di vita agreste.

Immediatamente dopo una curva, si lascia la strada principale per seguire una laterale a sinistra, che sale al Santuario della Madonna del Caravaggio. Questo edificio di culto, situato in posizione elevata, ospita al suo interno una tela di Giovanni d’Antona e una pala d’altare attribuita a Francesco Frigimelica. Attraversati il sagrato e il vialetto che conducono alla chiesa, si svolta a destra, raggiungendo la bella piazza di Travagola, cui fanno corona diversi murales con raffigurazioni gioiose di bambini intenti nei giochi della tradizione paesana.

Successivamente si giunge al paese di Arten e all’abitato di Col per poi scendere nuovamente ed ammirare il complesso di Villa Marsiai, sede della Comunità San Francesco. Si raggiunge, poi, la chiesa parrocchiale di Facen, dedicata a S. Pietro Apostolo, dalla quale è ben visibile la conca feltrina.

Proseguendo, poi, verso Festisei è possibile dirigersi verso la bella chiesetta di San Valentino e Santa Giuliana, che ci accolgono nel suggestivo nucleo di Altor, che ospita anche una villa seicentesca.

Scendendo, infine, è possibile ammirare la chiesetta ottagonale di Sant’Anna ed un suggestivo scorcio su Villa Pasole-Berton.

APPROFONDIMENTO SU… Ville e case dominicali nel Comune di Pedavena

La villa nell’ambito bellunese è sempre stata concepita come sede stabile del possidente che, avendo una certa quantità di terra, voleva seguirne da vicino la lavorazione. L’esempio più eclatante è la seicentesca Villa Pasòle-Berton, costruita dai nobili Pasòle. Ampliata nel ‘700 con la scenografica scalinata a tenaglia ed il timpano di facciata, agli inizi del XIX secolo fu acquistata dalla famiglia Berton. Notevole è la peschiera-canale che circonda il giardino movimentato da fontana e statue. Altre architetture minori si trovano nelle frazioni: a Facen la Villa Marsiai, della fine del XVIII secolo, attualmente sede della Comunità Villa S. Francesco. La Cappella, dedicata a S. Francesco Saverio, fu realizzata nel 1790 dall’architetto feltrino Antonio De Boni (1739-1811). A Murle si trova Villa Lusa, degli inizi del XVIII secolo e recentemente restaurata, con una sola barchessa (ala dei rustici) superstite. Norcen, oltre alla residenza ricostruita alla fine dell’800 da Monsignor Antonio Vecellio in località Valduna, conserva in posizione centrale la cinquecentesca Villa Norcen. In località Sega, infine, si ricorda la Villa Crico, eretta nei primi anni del XIX secolo su probabile rifacimento di un edificio settecentesco.

INFORMAZIONI UTILI:

Parcheggio: Piazza I Novembre (Pedavena – BL)

Partenza e arrivo: centro di Pedavena (335 m s.l.m.)

Località attraversate: S. Osvaldo, Teven, Travagola, Col, Facen, Palazzina, Festisei, Altor, Casanova

Segnaletica: frecce direzionali blu e bianche con la scritta “Anello di Altor”

Distanza: 6,3 km

Dislivello: 144m

Tempo di percorrenza: 3h

Difficoltà: facile

Attrezzatura consigliata: scarpe adatte al trekking

Periodo consigliato: tutto l’anno, ma più suggestivo in primavera e autunno per i colori del paesaggio.

Punti d’interesse: murales di Teven, Santuario di Travagola, lavatoio di Facen. capitelli votivi e affreschi di Altor, Villa Pasole-Berton e Centro visitatori del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi a Pedavena.

Ci si trova in un ambiente naturale che esige rispetto:

  • Divieto di raccolta di fiori
  • Divieto di balneazione
  • No agli schiamazzi
  • Divieto di accensione fuochi
  • Non lasciare in giro rifiuti, ma gettali negli appositi spazi (anche i mozziconi di sigarette, i fazzolettini, le mascherine e il rifiuto umido)
  • I minori devono essere accompagnati
  • I cani devono essere tenuti al guinzaglio e le loro deiezioni raccolte
  • Non uscire dal sentiero
  • Non disturbare la fauna locale

Si suggerisce di informarsi tramite il sito dell’ARPAV su eventuali perturbazioni prima di intraprendere il percorso.

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