Giro di Fonzaso

Giro di Fonzaso

Il percorso affianca l’oratorio della Madonna delle Grazie, detto della Scoletta in quanto era il luogo dove si riunivano i membri della Scuola di S. Filippo Neri, molto amato dai fonzasini. Merita una visita per gli stucchi e gli affreschi ivi contenuti.

La seconda tappa si snoda verso la Chiesa di Sant’Anna, la mamma della Madonna, molto cara in particolare alle future madri. L’edificio deve essere stato ben più antico, ma la sua forma attual si deve a Pio Corso canossiano.

Si prosegue, poi, verso la gola di Pedesalto, dove in un punto panoramico sulla Val Cismon e lungo la vecchia strada che un tempo conduceva verso il Primiero, si erge la piccola chiesa dedicata a Santa Giustina. E’ un edificio antico, semplice a navata unica, che racchiude però nella parte absidale un pregevole ciclo pittorico quattrocentesco ad affresco, ad opera di Giovanni di Francia.

Proseguendo si arriva al Forte di Sant’Antonio, chiamato anche Tagliata. Era un forte che apparteneva allo sbarramento difensivo Brenta-Cismon, il cui scopo era di sbarrare il passo verso la Val Cismon. Come molte opere italiane, si trovò subito al di fuori della zona delle operazioni e venne quindi disarmata. Fu anche deciso di degradarla al ruolo di semplice polveriera. Nel novembre 1917, il capitano Candoni decise di far saltare l’opera, i vicini impianti idroelettrici ed il ponte della Serra, per arrestare l’avanzamento nemico.

La centrale di Pedesalto ci fa fare un tuffo nella storia dell’industria dell’energia in Italia. Nasce da una richiesta di utilizzazione delle acque del Cismon da parte della società Impresa Tullio Tommasini di Fonzaso nel 1898. Costruita dalla Società Forze Motrici Cismon Brenta (acquistata poi nel 1912 dal gruppo SADE), entrò in servizio nel 1909, una delle prime nel Bellunese. Le caratteristiche originali erano di tre unità turbina-alternatore Francis da 2900 kW, per una capacità totale di 8600 kW con un salto di 58,3 metri e una portata di 22 metri cubi/sec. Si tratta di un edificio tipo a castello.

Facile

Dagli affreschi della Scuola di S. Filippo Neri fino alla Chiesa dedicata a Sant’Anna, per proseguire al Forte di Sant’Antonio: un percorso tra arte decorativa e storia dell’industria dell’energia

Consigliate scarpe adatte al trekking.

INFORMAZIONI UTILI:

Parcheggio: Parcheggio del Cimitero di Fonzaso

Distanza: 8,4 km

Dislivello: 247m

Tempo di percorrenza: 2h45min

Ci si trova in un ambiente naturale che esige rispetto:

  • Divieto di raccolta di fiori
  • Divieto di balneazione
  • No agli schiamazzi
  • Divieto di accensione fuochi
  • Non lasciare in giro rifiuti, ma gettali negli appositi spazi (anche i mozziconi di sigarette, i fazzolettini, le mascherine e il rifiuto umido)
  • I minori devono essere accompagnati
  • I cani devono essere tenuti al guinzaglio e le loro deiezioni raccolte
  • Non uscire dal sentiero
  • Non disturbare la fauna locale

Si suggerisce di informarsi tramite il sito dell’ARPAV su eventuali perturbazioni prima di intraprendere il percorso.

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