Immagina di partire a piedi all’alba, seguendo un sentiero di montagna che si snoda tra boschi, creste panoramiche e silenzi profondi. Zaino in spalla, passo dopo passo si sale verso la vetta. Una volta arrivati in cima, invece di tornare indietro per la stessa via, si apre un’altra possibilità: spiccare il volo. È questo lo spirito dell’Hike&Fly, la disciplina che unisce l’escursionismo in montagna con il volo in parapendio.
L’Hike&Fly nasce dall’incontro tra chi ama camminare in quota e chi sogna di volare. Non si tratta solo di uno sport, ma di un’esperienza a 360° che mette insieme l’impegno fisico della salita e l’emozione pura del volo. È uno stile di movimento sostenibile, essenziale e leggero, che permette di esplorare la montagna in modo nuovo, rispettoso e coinvolgente.
A seconda del livello di preparazione, l’Hike&Fly può essere affrontato in modo più escursionistico o più sportivo. Esistono percorsi adatti a chi ha appena conseguito il brevetto di volo, così come itinerari per atleti esperti alla ricerca di sfide tecniche. L’importante è avere un’adeguata preparazione fisica, un buon controllo del volo in condizioni variabili e, naturalmente, l’attrezzatura giusta.
Negli ultimi anni, i materiali si sono evoluti: oggi esistono parapendii ultraleggeri e imbragature compatte che pesano pochi chili, perfetti per chi desidera muoversi in autonomia e con facilità.
La Valbelluna, è uno dei territori che più si prestano all’H&F. Qui, la combinazione tra sentieri ben curati, dislivelli ideali e panorami mozzafiato crea il contesto perfetto per vivere questa disciplina in tutte le sue sfumature.
Tra i punti di decollo più amati ci sono il Monte Avena, sopra Feltre, e il Monte Dolada, affacciato sulla conca dell’Alpago: due montagne simbolo per gli appassionati di volo libero, che offrono itinerari accessibili e decolli ampi, ben esposti.
La Valbelluna è un luogo dove l’Hike&Fly si pratica in armonia con la natura, lontano dalle rotte più affollate, ma con tutti i servizi necessari a disposizione: scuole di volo, mappe dei sentieri, strutture ricettive accoglienti e una cultura dell’outdoor viva e sincera.