Le pendole sono il cibo della montagna bellunese, un tradizionale e imperdibile prodotto culinario della zona di Longarone
Immaginate di trovarvi in una baita di montagna, avvolti dal profumo del legno e del fumo. Davanti a voi, un piatto fumante di polenta accompagna sottili strisce di carne dal sapore intenso e affumicato. È questo il gusto autentico delle pendole, uno dei prodotti più caratteristici della tradizione gastronomica del Bellunese.
Le pendole rappresentano un vero patrimonio culinario alpino. Un tempo erano un alimento essenziale per boscaioli, pastori e zatterieri, grazie alla loro lunga conservabilità e all’elevato valore nutrizionale. Oggi sono considerate una specialità di nicchia, apprezzata per il forte legame con il territorio e per la lavorazione artigianale.
Il nome “pendole” deriva dal metodo tradizionale di preparazione: sottili strisce di carne venivano appese a un bastone e lasciate penzolare durante la fase di asciugatura. Questa tecnica, tramandata nel tempo, è ancora oggi parte integrante del processo produttivo.
Caratterizzate da un sapore deciso e affumicato, con note aromatiche di ginepro e spezie naturali, le pendole sono prodotte artigianalmente soprattutto nella zona di Longarone–Castellavazzo. Le carni utilizzate sono principalmente bovine e suine, mentre in passato non mancavano varianti a base di selvaggina o carne ovina.
La lavorazione prevede una marinatura di quattro o cinque giorni in una miscela di sale, pepe, vino rosso e aromi naturali. Successivamente, la carne viene sottoposta a una affumicatura a freddo della durata di sei o sette giorni, utilizzando legni pregiati come faggio e carpino, che conferiscono al prodotto il suo profilo aromatico inconfondibile.
Le pendole sono un prodotto tipico del Bellunese e si trovano esclusivamente nelle macellerie e nei negozi specializzati locali. Un alimento che racconta la montagna, il lavoro e la cultura di una terra da scoprire lentamente, anche attraverso i suoi sapori più autentici.
