Giuseppine e Crostoli: il Carnevale della Valbelluna

Il dolce viaggio nel carnevale della Valbelluna è un’esperienza imperdibile! Accanto ai grandi classici come le Giuseppine e i crostoli, vere e proprie icone della tradizione culinaria locale

Il Carnevale in Valbelluna è un viaggio nei sapori della tradizione, fatto di gesti antichi, dolci condivisi e riti che segnano il passaggio delle stagioni. Tra le specialità più amate spiccano le Giuseppine e i crostoli, vere icone della pasticceria carnevalesca bellunese.

Accanto a questi grandi classici non mancano altre golosità tipiche, come le frittelle di mele, dolci fritti ripieni di fettine di mela, e le castagnole, piccole palline di pasta fritta spolverate di zucchero a velo, semplici e irresistibili.

Le Giuseppine, omaggio a San Giuseppe

Le Giuseppine sono soffici frittelle fritte a forma di ciambella, farcite con crema pasticcera e ricoperte di zucchero a velo. Ricordano le zeppole di San Giuseppe, ma conservano una propria identità legata alla tradizione locale.

La loro origine è strettamente connessa alla festa di San Giuseppe e ai riti popolari della “Brusa la Vecia”, i falò propiziatori che si accendono a metà Quaresima. Questi fuochi, che segnano simbolicamente la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, riuniscono le comunità attorno al grande falò. Si legge il divertente “testamento” della Vecia mentre bruciano sterpaglie e il fantoccio, in un rito collettivo che celebra la rinascita della natura e della vita.

I Crostoli, un classico intramontabile

I crostoli, chiamati anche crostoi, sono il nome locale delle celebri chiacchiere (note altrove come galani o bugie). Sottili, croccanti e profumati, sono preparati con farina, uova, zucchero e grappa.

Si tratta di un dolce semplice ma dalle origini antichissime. Si ritiene infatti che discendano dai “frictilia” romani, dolci fritti nel grasso di maiale consumati durante i Saturnali, feste che possono essere considerate l’antenato del Carnevale moderno. A prepararli era il crustularius, il pasticcere dell’epoca.

I crostoli sono perfetti da gustare da soli o accompagnati da una cioccolata calda o da un bicchiere di vino, secondo l’uso tradizionale.

Altri dolci del Carnevale bellunese

Durante il periodo di Carnevale si trovano anche le frittelle ripiene di mele e le castagnole, facili da preparare anche in casa. Spostandosi verso l’Agordino, la tradizione si arricchisce con i Carfogn, tortelli fritti ripieni di un goloso impasto a base di cioccolato e semi di papavero macinati. In Cadore, invece, si incontra la Peta, una torta tipica preparata con farina di mais, frutta secca e semi, espressione della cucina di montagna.

Il Carnevale bellunese è così un intreccio di sapori, riti e convivialità, da vivere con lentezza, assaporando ogni dolce come parte di una storia condivisa.

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