Villa Tauro “delle Centenere”

Villa Tauro “delle Centenere”

Il complesso di Villa Tauro si staglia netto sulla piatta campagna delle Centenere, in un contesto ambientale che ha mantenuto totalmente il suo aspetto agricolo.

Si tratta di uno dei primi esempi di dimora padronale bellunese del XVII secolo. Venne edificata dalla famiglia Tauro tra la prima e la seconda metà del Seicento. Nel 1811 ne era proprietario Francesco Tauro, e negli estimi di quell’anno viene descritta la peschiera alimentata dal torrente Buda. All’intorno vi erano orti, prati, frutteti, campi, boschi. Tra ciò che è rimasto, delle raccolte d’arte del conte Tauro, sistemato in un ambiente a volta dell’ala rustica e nel relativo portico, spicca il Cippo Miliare della Via Claudia Augusta Altinate, scoperto nella parrocchiale di Cesio nel 1786.

Il complesso è oggi caratterizzato da uno sviluppo ad “L”. Un fabbricato staccato, che definiva una corte chiusa, si trovava dall’altro lato, demolito però nella prima metà del Novecento per consentire l’apertura verso la campagna. A nord oltre all’oratorio, vi è l’aggiunta, successiva alla prima guerra mondiale, della “ritonda”, collegata alla cucina. isolata ad est è la più recente stalla-fienile, oggi in disuso.

Il parco declinante verso la valle del Caorame, sistemato nel secondo decennio dell’Ottocento, presentava elementi tipici del pittoresco Ottocentesco: viali, boschetti, una peschiera o lago a forma di cuore e un bosco all’inglese con querce di cui oggi rimangono solo giovani esemplari. L’oratorio, voluto da Francesco Tauro e dedicato a San Francesco, venne probabilmente terminato nel 1694, data riportata nella campana.

La facciata è di gusto barocco e l’interno, ad aula rettangolare, presenta un altare ligneo e una tela di Luigi Cima. Grazie soprattutto alla passione degli attuali proprietari per la villa e la campagna in cui è inserita, essa rivive i fasti di un tempo, con i suoi arredi interni, i prati regolarmente tagliati e le siepi potate.

Visitabile solo su prenotazione.

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