La via dell’acqua: basso corso dell’Altor

La via dell’acqua: basso corso dell’Altor

Consigliate scarpe adatte al trekking.

INFORMAZIONI UTILI:

Parcheggio: Sorriva (Sovramonte – BL)

Distanza: 7,9 km

Dislivello: 393m

Tempo di percorrenza: 3h15min

Ci si trova in un ambiente naturale che esige rispetto:

  • Divieto di raccolta di fiori
  • Divieto di balneazione
  • No agli schiamazzi
  • Divieto di accensione fuochi
  • Non lasciare in giro rifiuti, ma gettali negli appositi spazi (anche i mozziconi di sigarette, i fazzolettini, le mascherine e il rifiuto umido)
  • I minori devono essere accompagnati
  • I cani devono essere tenuti al guinzaglio e le loro deiezioni raccolte
  • Non uscire dal sentiero
  • Non disturbare la fauna locale

Si suggerisce di informarsi tramite il sito dell’ARPAV su eventuali perturbazioni prima di intraprendere il percorso.

Facile

Itinerario di media lunghezza, si sviluppa tra la piana di Sorriva ed il basso corso dell’Ausor.

Dalla piazza si imbocca la strada silvo-pastorale recentemente sistemata che scende per località Vaina fin sopra al laghetto Rodela, interessante biotopo di ambiente umido.

Due sentieri consentono agevolmente di raggiungerlo: uno di questi due tracciati, con muri a secco laterali, è uno dei raccordi dell’antica via per il Primiero, forse di origine romana, che fino al 1880 dalla piana di Fonzaso portava al confine con l’impero austriaco. Dal sovrastante bivio si risale al borgo di Sentà, disteso in mezzo a prati regolarmente falciati con bel edificio antico oggi trasformato in officina (dipinti murali).

Quindi si scende per sterrata finché, quasi a livello del torrente, questa si riduce a sentiero. Poco oltre sono visibili i ruderi di mulino e segheria della famiglia Moreta, in località Scaleta, al termine del bel tratto in forra dell’Ausor.

Riprendendo croci incise nella pietra si legano ad antiche leggende su San Giorgio. Lasciata un’altra sterrata proveniente da Sorriva, il sentiero prosegue tra affioramenti di conglomerato fino all’antico abitato di Molin, dove ruderi di mulini e case d’abitazione testimoniano un passato non troppo lontano troncato dal progresso e dall’alluvione del 1966.

Poco oltre, nuovamente su strada forestale, si raggiunge località Le Val, per poi prendere la mulattiera, caratterizzata dalle peche (impronte) del Sanguanel, che conduce a Servo.

Dalla piazza si sale alla parrocchiale passando accanto a begli esempi di rustici con caratteristici piol (poggioli) in legno, quindi si prosegue per la Chiesa di San Rocco e si scende per sentiero fino ad incrociare la strada asfaltata per Zorzoi. Oltrepassata questa si continua a costeggiare la piana di Sorriva fino alle Casere Lina ed al lavatoio, per poi risalire al punto di partenza.

La variante, che riduce i due itinerari a comode passeggiate di 2-3 ore, da Molin per strada forestale risale, passando accanto ad alcune sorgenti (ad una di queste un tempo venivano attribuite proprietà curative), alla piana presso la Chiesa di San Giorgio e quindi riporta al centro di Sorriva.

Tra vecchi mulini e case d’abitazione che testimoniano un passato non troppo lontano seguendo le impronte del Sanguanel

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