E se la vertigine fossimo proprio noi? Noi nelle nostre stanze, o fermə davanti allo specchio, incontratə mentre distendiamo i muscoli, abbassiamo un po’ le spalle, ci annoiamo?
Noi solə, sedutə, stesə, appoggiatə, rannicchiatə, ripresə in un ozio inquieto, mentre nel vuoto dello spazio è tutto un risuonare del respiro e del battito del cuore che cozzano e si contendono la scena?
Cosa ci è successo? Cosa è capitato a noi, creature?
La vertigine di Jan Tononi, artista italiano classe 1997, si è incastrata in questi interrogativi e da lì si è aperta alla voragine. Fermo, lui guarda dentro a quelle nostre stanze, partendo dalla sua. Con risolutezza, in silenzio, cerca l’umanità, i corpi, gli occhi.

La mostra sarà aperta fino al 10 settembre, con ingresso gratuito, e sarà visitabile il sabato dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle 16:00 alle 20:00
Nei giorni 12,13, 19 e 20 agosto la mostra rimarrà chiusa. La mostra Vertigine. Jan Tononi aggiunge un altro tassello all’anno di programmazione dedicato al filo conduttore della vertigine