Il progetto prende lo spunto da un grande e solenne vespro presentato a Verona in occasione della ricorrenza liturgica della natività della Beata Vergine Maria, 8 settembre 1770.

Le stampe dell’epoca diedero grandissima risonanza all’evento, la cui fama si protrasse anche nei decenni successivi.

Una complessa ricerca negli archivi ha portato al reperimento delle partiture originali, rese poi fruibili mediante la trascrizione in notazione moderna da parte della “Schola” e poste allo studio dagli esecutori.

I vespri sono la preghiera del tramonto. Si compongono in diverse parti, a seconda della tradizione liturgica, ma una componente sempre presente è la salmodia.

Il vespro occupa una parte significativa nella letteratura della musica sacra nei secoli e grandi musicisti hanno consegnato alla storia mirabili composizioni del vespro.

L’opera prevede un’orchestra di 14 artisti, un organo e clavicembalo, 4 cantanti solisti, un coro di 27 componenti, una schola gregoriana di 8 componenti e un cantor per l’esecuzione delle parti monodiche.

L’evento è inserito nell’ 13° Musica FestiVal Belluna 2024.

Esecutori: Schola Cantorum di Santa Giustina, Cappella Liventina e l’Orchestra Classica Italiana.

Soli: Soprano Maria Clara Maitzegui, Mezzosoprano Claudia De Pian, Tenore Massimo Squizzato, Basso Carlo Agostini.

Direttore M° Fabrizio Da Ros.

Il concerto è ad ingresso libero.

Esecuzione Vesperae in nativitate B. Mariae Virginis, per soli, coro, organo e orchestra, (prima esecuzione in tempi moderni), musiche di A. Luchesi, G. Cazzaniga e B. Galuppi.